Differenza tra prestito e carta revolving

Vantaggi e svantaggi della carta revolving

La carta revolving è uno strumento di pagamento attraverso il quale il titolare della carta ottiene un prestito che non è tenuto a ripagare completamente al primo estratto conto, ma lo può rimborsare nel tempo e con flessibilità: ciò consente di fare acquisti prima di avere ricevuto l'accredito dello stipendio e di poter pagare il debito dopo averlo incassato.

Si tratta quindi di un prestito, ma la concessione di una carta revolving è più semplice rispetto ad un prestito finalizzato o ad un prestito personale i quali richiedono, per ogni operazione, la compilazione di moduli e l'approvazione da parte della Banca.

A differenza di un prestito finalizzato, il quale viene proposto presso il punto vendita al momento dell'acquisto, la carta revolving può essere richiesta in qualunque momento previa compilazione di alcuni documenti presso l'Istituto di credito erogatore.

Altra differenza importante tra un prestito e la carta revolving è data dal fatto che, se si chiede un prestito, la società a cui ci si rivolge vaglia ogni singola pratica di finanziamento mentre, con la carta revolving, viene concesso un plafond di spesa da utilizzare quando e come meglio si crede e nessuno, a parte il titolare e l'emittente della carta, saprà che quando facciamo acquisti, li stiamo facendo a rate.

Per soppesare con cura benefici e costi determinati dal tasso di interesse è però opportuno ridurre il più possibile il numero di rate e pertanto è meglio scegliere una carta che consenta di variare l'importo del rimborso mensile fino ad arrivare anche al 100% del saldo o del fido concesso in modo tale che l'acquisto fatto, volendo, lo si possa pagare anche in soli 3-4 mesi, avvalendosi quindi dei vantaggi del pagamento rateale e allo stesso tempo limitando gli effetti del tasso di interesse.

Ma a quale prezzo si ha questa dilazione e rateizzazione del pagamento?

Secondo il parere delle associazioni dei consumatori si tratta di un costo elevatissimo: attualmente i tassi d'interesse sono arrivati a sfiorare il 17-20%.

E' quindi indispensabile tenere conto del tasso annuo nominale (Tan) e del tasso annuo effettivo globale (Taeg) che, secondo Altroconsumo, è mediamente del 19,30%.

Il Tan viene utilizzato per calcolare, a partire dall'ammontare finanziato e dalla durata del prestito, la quota interessi che il debitore dovrà corrispondere al finanziatore.

Il Taeg esprime il costo effettivo di un prestito personale, tenendo conto anche delle spese, della periodicità delle rate e della durata del prestito.

Prima di utilizzare la carta revolving è quindi sempre necessario valutare tutte le informazioni sulle caratteristiche del prestito perché non sempre è facile capire quanto costa realmente; tra l'altro, è opportuno calcolare anche le spese annuali e quelle di incasso rata, oltre alla quota associativa annuale ed il costo di invio dell'estratto conto.